Borgo Tressanti, l’Albergo Diffuso che accoglie i migranti e che contrasta il ’capo nero’
Gli ospiti partecipano alla gestione del centro affidato all’associazione San Giuseppe
Un Albergo nel cuore del Tavoliere delle Puglie che racconta un modo diverso di fare accoglienza, di promuovere l’integrazione dei migranti che arrivano in provincia di Foggia per lavorare. Ma anche un Albergo che punta a spazzare via l’ombra del ’capo nero’ ed a rivendicare l’idea di un’integrazione responsabilizzata dei cittadini stranieri. Un’integrazione possibile, condivisa e partecipata. Questo e tanto altro è
l’Albergo Diffuso situato in località
Borgo Tressanti, a pochi chilometri da Cerignola, riservata all’accoglienza dei lavoratori immigrati e
gestita dall’associazione onlus San Giuseppe. La struttura, inaugurata il 18 settembre 2007, può ospitare circa 100 migranti, tra adulti e minori, purché in possesso del permesso di soggiorno o di documenti regolari.
Ma che cos’è l’Albergo Diffuso di Cerignola e come funziona?
Vito Colangione (Direttore Albergo Diffuso di Borgo Tressanti):
L’Albergo Diffuso nasce dal genio di qualche nostro amministratore che ha pensato ad un modo differente, veramente, di fare accoglienza. I migranti possono fare domanda di accoglienza presso questa struttura, bisogna solo essere in regola con la Legge Italiana e versare un ticket giornaliero di tre euro per ogni giorno di pernottamento.L’Albergo Diffuso è stato realizzato con fondi della Regione Puglia, che sono serviti per effettuare lavori di manutenzione straordinaria e di ampliamento del Centro di accoglienza già esistente.
A seguire quotidianamente i migranti, un’equipe formata da 12 persone fra infermieri, operatori, personale specializzato. Un’ampia sala ricreativa dà modo agli ospiti di incontrarsi, giocare, socializzare. Guidati dallo slogan che anima le attività dell’Albergo, una frase che guida per mano operatori e migranti:
’Qui abita: amore, affetto e solidarietà’. Ma nel centro sono presenti anche la palestra, l’infermeria e la mensa. Anche se quasi tutte le famiglie accolte nell’Albergo preferiscono mangiare nelle loro case composte da cucina con sala da pranzo, camera da letto e bagno. Sono 14, infatti, i moduli abitativi presenti nel centro, e quasi tutti occupati da interi nuclei familiari.
Vito Colangione:
I tipi di servizio sono differenti. Dal corso di alfabetizzazione, perché abbiamo il mediatore linguistico-culturale, ma non si possono avere i mediatori di tutte lingue del mondo. Perché qui abbiamo messo insieme tutti i confini del mondo. E allora c’è bisogno di istituire questi corsi di alfabetizzazione, di consulenza medica, di consulenza legale, di richiesta di vestiario, o di richiesta dell’uso della cucina, richiesta dell’uso della palestra, richiesta di partecipazione a dei corso di formazione.L’Albergo Diffuso opera tutto l’anno, anche nei mesi invernali. Ma è nei mesi di agosto, settembre ed ottobre che raggiunge il picco di ospiti. Inoltre, per chi ne fa richiesta è anche disponibile il trasporto verso i luoghi di lavoro; e questo, grazie ai due pulmini messi a disposizione dalle Confraternite.
Altro aspetto rilevante della struttura è il sistema di prenotazione dei posti letto: la comunicazione avviene tramite le stesse ditte ed industrie presso le quali i migranti saranno occupati con regolare contratto di loro. Sono loro, infatti, che inviano il nominativo del migrante assunto, che una volta accolto partecipa alle spese di gestione dell’Albergo.
link:
Regione Puglia - Politiche per le migrazioni Piano Sociale di Cerignola