Foggia, aumentano i migranti regolari. Il 52% sono donne
I dati dell’XIX Dossier Staristico sull’Immigrazione elaborato da Caritas/Migrantes aiutano a conoscere il livello di integrazione dei cittadini stranieri in Italia
Sono quasi 17mila i migranti regolari che vivono in provincia di Foggia. Ed il 52,5% è rappresentato dalle donne. In tutto, nella regione Puglia i migranti regolari sono oltre 73mila. In Italia, invece, al 13 dicembre 2008 si registrano oltre 4milioni di migranti residenti. Questi alcuni dei dati più significativi dell’’XIX Dossier Statistico sull’’Immigrazione elaborato da Caritas/Migrantes e presentato anche a Foggia per capire a che punto è il livello di integrazione dei migranti all’’interno delle nostre comunità.
Secondo il Dossier, quindi, nell’’ultimo anno la provincia di Foggia ha registrato un aumento del 20% di migranti regolari, con ben 218 minori nati lo scorso anno. In Puglia la nazionalità più numerosa è quella albanese, seguita da rumeni e marocchini. Mentre i settori di occupazione che coinvolgono la maggior parte dei migranti riguardano l’’agricoltura e l’’industria. In totale, al 31 dicembre 2008 erano quasi seimila (5916 Migranti occupati) i cittadini stranieri regolarmente occupati nella in Capitanata, in calo, però, rispetto agli oltre 12mila di due anni fa.
Ma a che punto è il processo di integrazione dei migranti in Italia?
Oliviero Forti (Responsabile dell’’Ufficio Immigrazione della Caritas Italiana) Fino ad anno fa circa parlavamo di integrazione, tutto sommato, con un’’ottica abbastanza propositiva rispetto al futuro. Oggi questo non avviene più per tutto quanto sta accadendo e che tutti ben sappiamo. Il clima si è inasprito, c’’è un continuo ritornare sul tema immigrazione con toni aspri e questo ha determinato nella popolazione migrante, sia essa regolare che irregolare, un sentimento di chiusura. In molti casi anche di paura. Questo certamente non agevola il processo di integrazione che nel tempo sia era consolidato, che ancora continua, ma certamente ha avuto a mio avviso un arresto in questa fase così difficile.
Un dato interessante riguarda l’’alta presenza delle donne straniere nel nostro territorio, impiegate il più delle volte in lavori di assistenza all’’interno delle famiglie, come colf e badanti. Nel complesso, dunque, il Dossier fotografa un discreto processo di integrazione ed inclusione socio-lavorativa dei migranti in Italia, che per la prima volta supera la media europea (6,2%) per presenza di immigrati in rapporto ai residenti. "Anche alla luce di questi dati - sostengono i relatori del dossier - adesso spetterà alle istituzioni mettere in campo politiche di welfare che tengano conto delle esigenze dei migranti presenti nel nostro Paese e nella nostra provincia".