Il mondo si incontra sotto l’ombra del Baobab
Al Centro Interculturale presenti le comunità provenienti da Senegal, Marocco, Polonia, Romania e tante altre
Storie che si incontrano, che si intrecciano, che mostrano il volto più vero dei migranti. Storie raccontate per essere ascoltate, capite, accolte. Come accade in Africa, sotto l’ombra del grande albero Baobab, dove gli anziani dei villaggi incantano i più piccoli con affascinanti narrazioni che spiegano tradizioni, usi, costumi. E ricordano storie quasi dimenticate. Le storie degli uomini, dei loro viaggi, dei loro sogni. Ecco perché, circa tre anni fa, i promotori del
Centro Interculturale di Foggia hanno rievocato gli echi dei racconti africani quando hanno scelto il nome della struttura di viale Candelaro.
’Il Centro Baobab − sotto la stessa ombra’, infatti, è prima di tutto un luogo di incontro, di confronto, di scambio di idee. Dove gli uomini e le donne che lo frequentano si fermano per pensare, per conoscersi, per ascoltarsi.
Domenico Lamarca:
Il nostro Centro Interculturale ha come titolo ’Baobab − sotto la stessa ombra’ un po’ per richiamare quello che è un aspetto della cultura africana. Il baobab è un albero che rappresenta e che rappresentava per molti villaggi un punto di riferimento, un luogo in cui il villaggio si ferma. Dove ci si racconta, dove ci si incontra. Questo è un po’ lo spirito che vogliamo sia sempre vivo nel Centro, dove ognuno possa trovare il suo spazio. Sono tanti i migranti che ogni settimana varcano l’ingresso del Centro gestito dalla cooperativa sociale Arcobaleno.
Oltre una cinquantina le diverse nazionalità che raccontano di un mondo ormai pienamente rappresentato in provincia di Foggia. Arrivano dal Marocco, dalla Polonia, dall’Iraq, dal Venezuela, da Cuba, dal Senegal. Migranti che vivono stabilmente in Capitanata o cittadini stranieri giunti nel nostro territorio per cercare lavoro. Per rincominciare, per trovare un futuro migliore, ma senza dimenticare il loro Paese, le loro origini.
Ma che cos’è un Centro Interculturale, e quali sono le sue attività?
Domenico Lamarca:
Il Centro Interculturale è un cantiere di incontri, un cantiere di vita, un cantiere di racconti. Uno spazio dove cittadini stranieri ed italiani possono incontrarsi, socializzare e costruire relazioni. Una persona si integra, delle persone vivono insieme quando hanno più relazioni. Il Centro Interculturale è nato più di tre anni fa e prevede diverse iniziative: uno sportello di informazione ed accompagnamento di cittadini straniere; dei percorsi di lingua italiana per cittadini straniere; prevede una serie di attività di animazione e sensibilizzazione del territorio, cercando di avere il cittadino straniero come protagonista. Entrare nel Centro Baobab è come fare un lungo viaggio per il mondo, come toccare i cinque continenti con la mano. Dai quadri appesi alle pareti agli oggetti conservati sugli scaffali, ogni cosa sembra parlare di Paesi distanti, quasi lontanissimi. Così come la Biblioteca Interculturale, che avvicina con le parole scritte in tutte le lingue del mondo, nazioni che la cartina geografica disegna come distanti dalla nostra cultura, dalle nostre tradizioni.
Ed il Centro Baobab è soprattutto un luogo di incontro per le varie comunità di migranti presenti sul territorio.
Domenico Lamarca:
L’obiettivo è di farlo diventare un laboratorio. Un laboratorio ed una buona prassi che può essere attivata anche in altre città. Se ci fossero più Centri Interculturali in ogni città della Capitanata sicuramente ci sarebbe meno disagi e avremmo più occasioni di interazione Il Centro Interculturale Baobab, quindi, è uno spazio aperto a tutti, un grande albero i cui rami custodiscono occasioni di incontro fra cittadini italiani e stranieri per favorire l’integrazione dei migranti e per vincere eventuali pregiudizi ingiustificati.
Domenico Lamarca:
Il Centro Interculturale è uno spazio per tutte le età. Abbiamo una Biblioteca Interculturale a disposizione di docenti e studenti. Poi i nostri mediatori culturali, i nostri animatori, nel corso dell’anno organizzano diversi appuntamenti con le scuole. Inoltre, molti degli oggetti esposti al Centro sono stati donati dai cittadini stranieri per ricordo. Ci tengono che noi li mettiamo bene in vista. Penso che dietro ogni oggetto ci sia un racconto, una storia. Una storia di un incontro. E a noi fa molto piacere che quando i cittadini stranieri tornano dal loro Paese ci portano un pezzo della loro terra. link:
Centro Interculturale Baobab - sotto la stessa ombra