’La frontiera’, dolorosa linea immaginaria che divide il Nord dal Sud del mondo
Il libro-inchiesta di Alessandro Leogrande presentato nello spazio live della Ubik di Foggia
Un lungo lavoro di raccolta e di ricerca. Ma anche di incontri, storie, contatti, persone, paure. Il percorso che ha guidato
Alessandro Leogrande a scrivere il libro-inchiesta
‘La frontiera’ è stato tutt’altro che facile. Soprattutto a livello umano, emozionale. Perché ha scavato nelle storie dei migranti con l’idea di rimetterle al centro, di ridarle dignità e, forse, anche speranza affinché i sopravvissuti ai viaggi della speranza possano continuare a sognare un futuro migliore. Leogrande è stato ospite nello spazio live della libreria Ubik di Foggia per parlare del suo ultimo lavoro, ma anche per confrontarsi con le varie realtà associative che in Capitanata si occupano di immigrazione.
La Frontiera, dunque, è una linea immaginaria eppure realissima, una ferita non chiusa, un luogo di tutti e di nessuno, un luogo che separa e che unisce il Nord da il Sud del mondo. Ma cosa si può fare per evitare queste differenze, per evitare altri stragi di migranti, per favorire un viaggio più sicuro?. Leogrande ai microfoni di FrontieraTv prova ad offrire delle possibili alternative.
e.m.