Migranti chiusi nei CIE: "La situazione è catastrofica"
L’intervento di Pietro Rossi, Garante dei detenuti pugliesi
Pietro Rossi non fa giri di parole. Per il
Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà nella Regione Puglia, e quindi anche dei migranti chiusi nei CIE o accolti nei CARA, la situazione al momento non è delle migliori. Per fare un esempio: in Puglia dal 2006 ad oggi sono stati registrati quasi novemila ingressi, un tempo di permanenza nei CIE che oscilla tra i 60 ed i 100 giorni, ed una media di stranieri effettivamente espulsi pari al 37%.
Questi alcuni dei dati più interessanti riferiti ai
Centri di Identificazione ed Espulsione di Bari Palese e Brindisi Restinco contenuti nel
‘Rapporto sulle condizioni di detenzione e del rispetto dei diritti umani nei Cie’ pugliesi, a cui fa seguito anche un’analisi ragionata sulle attività nei
Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo di Bari, Borgo Mezzanone (Foggia) e Brindisi. Per il Garante dei detenuti in Puglia, dunque, è giunto il momento di superare le logiche restrittive e poco dignitose dei CIE e dei CARA, favorendo le esperienze di integrazione avviate attraverso lo SPRAR, il Servizio di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.
Emiliano Moccia