Unar: web, giornali e social network. La discriminazione colpisce i migranti
I dati contenuti nel rapporto 2013 dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione
Le tematiche discriminatorie sono presenti all’interno di giornali, sul web e sui social network. Per una media pari al 26,24%. E’ uno dei dati contenuti nel rapporto UNAR 2013 presentato alla presidenza del Consiglio italiano, frutto del monitoraggio annuale sui media nazionali effettuato dall’
Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale. L’UNAR, infatti, dal 2003 ha il compito di rimuovere ogni forma di discriminazione su base etnica e razziale.
Dal 2007 l’Unar collabora con la
Carta di Roma, promuovendo studi, ricerche, corsi di formazione e scambi di esperienze, al fine di elaborare delle linee guida che vadano a migliorare il cattivo linguaggio giornalistico, spesso fonte di allarmismo e discriminazione. Il migrante fa notizia soprattutto se coinvolto in episodi di cronaca nera, è quanto emerso durante il seminario
’Strumenti e tecniche di comunicazione sull’intercultura’, promosso dalla Provincia di Barletta - Andria - Trani, nell’ambito del progetto ’Spazi Migranti’, il Centro Interculturale per cittadini migranti pensato per favorire l’integrazione sociale, economica e culturale dei cittadini stranieri che vivono nel territorio.
FrontieraTV ha intervistato a riguardo Marco Buemi, dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione.
MichelaPia Manduano