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’Capo Free – Ghetto Out’, il Piano per accogliere i braccianti migranti

Guglielmo Minervini, assessore regionale alla Cittadinanza Sociale, illustra il progetto

pubblicato il 17/04/2014
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’Capo Free – Ghetto Out’, il Piano per accogliere i braccianti migranti

Guglielmo Minervini, assessore regionale alla Cittadinanza Sociale, illustra il progetto

Dal primo luglio il Ghetto di Rignano non ci sarà più. Al suo posto ci saranno cinque campi da 250 posti ciascuno diffusi in provincia di Foggia. Accoglienza, lavoro regolare, contrasto al caporalato, valorizzazione dei prodotti agricoli. Questi alcune delle azioni fondamentali previste da ’Capo Free – Ghetto Out’, il piano predisposto dalla Regione Puglia – attraverso il coinvolgimento di cinque assessorati – per smantellare il Ghetto ed offrire soluzione abitative più accoglienti e dignitose per gli oltre mille braccianti agricoli stranieri che ogni estate popolano l’area. Guglielmo Minervini, assessore regionale alla Cittadinanza Sociale, ha incontrato nella Prefettura di Foggia le associazioni di Capitanata che si occupano di immigrazione per illustrare il progetto.

Azienda Fortore, Azienda Vulgnao, ex area Servizi di Amendola. Al momento sono queste le tre aree pubbliche individuate dalla Regione Puglia in cui sorgeranno le Tendopoli. Importante, nella riuscita del progetto, il coinvolgimento delle associazioni, che nel corso dell’incontro hanno espresso pieno sostegno all’iniziativa, manifestando allo stesso tempo alcune preoccupazioni. Come la collocazione geografica dei campi, la loro gestione ed il sistema di accettazione degli ospiti. La Regione Puglia ha preso nota dei suggerimenti e ha dato appuntamento alle prossime settimane per un altro momento di confronto.
















 
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