Ferrhotel, nel docufilm sull’albergo di Bari. I destini incrociati dei giovani somali in fuga
Il lavoro realizzato da Mariangela Barbanente e Sergio Gravili
La regista
Mariangela Barbanente ha spiegato a FrontieraTV cosa l’ha spinta a raccontare, insieme a
Sergio Gravili, l’esperienza del
Ferrhotel di Bari. Una storia vera. La storia di un gruppo di somali che, a due passi dalla stazione centrale, occuparono un piccolo albergo dismesso per trasformarlo nella loro casa. Storie di vita. Di quotidianità. Voci, confidenze, paure, sogni. Il docufilm restituisce allo spettatore emozioni e speranze, ambizioni e nostalgie dei ragazzi. Immagini riprese in punta di piedi, senza invadere la sfera personale. Ma con l’idea precisa di raccontare una situazione da un altro punto di vista e di denunciare con forza le difficoltà alloggiative di quanti arrivano in Italia alla ricerca di un futuro migliore.
Il sogno, però, è che
Ferrhotel possa raggiungere il grande pubblico, sensibilizzando maggiormente le coscienze di quanti ignorano cosa accade ai richiedenti asilo che vivono in Italia. La speranza, dunque, è che il docufilm venga acquistato da qualche televisione per arrivare più facilmente alle masse. Al momento, regista e autore girano l’Italia e l’Europa per far conoscere il loro lavoro.
Il Ferrhotel di Bari appartiene a Grandi Stazioni. L’immobile rientra nel piano di ristrutturazione avviato in questi anni dalla società. Proprio per questo, i rifugiati politici che lo occupano vivono sempre sotto la minaccia di sgombero e con la consapevolezza di dover trovare altri alloggi abitativi.
FrontieraTv ha intervistato Mariangela Barbanente, Sergio Gravili ed Hussein Ismail, uno dei protagonisti del docufilm.