Agricoltura, nuovo contratto provinciale. Più tutele per i braccianti stranieri
Alfredo Giordano, Direttore Confagricoltura Foggia, spiega le novità per i lavoratori
Un nuovo
contratto provinciale per tutelare e garantire i diritti dei lavoratori agricoli. Un pacchetto di misure che interessa oltre 46mila braccianti. Italiani e migranti. Con un’attenzione particolare dedicata proprio ai lavoratori stranieri, impegnanti in modo particolare nei mesi estivi per la raccolta dei pomodori e degli altri frutti della terra. A siglare l’accordo sono state le organizzazioni professionali di Confagricoltura, Coldiretti e Cia di Foggia ed i sindacati di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. La trattativa, per giungere alla stesura del nuovo contratto, è avvenuta nel mese di maggio 2012, e si chiusa lo scorso 18 gennaio. Un lavoro intenso, di confronto, ma necessario per rivedere gli articoli e offrire maggiori garanzie sindacali e contrattuali.
Il contratto prevede anche l’istituzione di un
Osservatorio provinciale del mercato del lavoro in agricoltura che avrà sede presso la Ciala, la Cassa Integrazione Assistenza Lavoratori Agricoli. L’Osservatorio svolgerà funzioni di controllo sul contratto provinciale dei lavoratori, anche perché prevede un aumento salariale in tre anni pari al 5,3% (2,5% con decorrenza 1 gennaio 2013; 1,4% dall´1 gennaio 2014; 1,4% con decorrenza 1 gennaio 2015) e riconosce in busta paga 60 euro “una tantum” per il 2012. E´ inoltre l´unico contratto provinciale destinato ad ammortizzare il rinnovo del contratto nazionale di categoria previsto per il 2014.
I contratti di lavoro, però, non sempre vengono rispettati. Lo sanno bene i braccianti che nelle campagne del foggiano vengono spesso sfruttati e ridotti in condizioni di schiavitù. A riguardo, dunque, quali sono i suggerimenti per evitare che si creino forme di caporalato e di sfruttamento? A questa domanda ha risposto
Alfredo Giordano, Direttore Confagricoltura Foggia.