Roberto, un ‘gringo’ foggiano a Pomabamba. Il servizio civile tra le Ande del Perù
Dieci mesi come educatore ed insegnante in una struttura per l’inclusione socio-lavorativa dei ragazzi
di
Emiliano MocciaForse uno innato spirito per l’avventura. O la voglia di conoscere meglio il mondo, in particolare i luoghi più emarginati, quelli in via di sviluppo. Forse la ricerca di una risposta alle tante domande sui motivi che provocano i processi di emigrazione, l’ingiustizia sociale, lo squilibrio economico tra ricchi e poveri. Forse solo una vocazione, una missione da seguire per restare fedeli alle proprie idee. Ai propri sogni.
Roberto D’Amato ha vissuto per 10 mesi a
Pomabamba, in Perù. Uno sperduto villaggio di 4mila abitanti, a 3mila metri di altitudine. Quasi a sfiorare il cielo, a toccarlo con mano. Ma con mano, Roberto, ha toccato e conosciuto da vicino la povertà dell’America Latina.
Quella del popolo peruviano abbarbicato sulle Ande, dove si vive quasi esclusivamente di piccoli lavori agricoli. E se non impari un mestiere, una professione, anche il peregrinare verso i centri più grandi, come Lima, non serve a niente. La povertà e la miseria sono sempre in agguato. Per questo, Roberto, attraverso l’organizzazione non governativa
‘Movimento Sviluppo e Pace’, ha svolto il
Servizio Civile Internazionale in una missione dei padri Oblati di San Giuseppe. E da marzo a dicembre 2012 ha vissuto come un ‘gringo’ peruviano, ospite della struttura che punta a favorire l’inclusione socio-lavorativa dei ragazzi che vivono in quei villaggi sperduti.
Roberto, inoltre, ha raccontato i dieci mesi di servizio civile annotando sul suo blog
futurbaggio.com sfoghi, pensieri, riflessioni. E ha realizzato con un suo collega il documentario
‘Voi siete la ragione’, da cui abbiamo preso le immagini. Un modo per non disperdere il bagaglio di conoscenze acquisite nella sua esperienza e per diffondere, soprattutto ai più giovani, un senso di partecipazione attiva nei problemi che riguardano il mondo.