Ho costruito la mia casa per accogliere i migranti
Il progetto punta a favorire l’accesso all’alloggio da parte di cittadini stranieri
Non più villaggi di cartone o casolari diroccati. I migranti che scelgono la provincia di Foggia come terra in cui vivere, lavorare e crescere i propri figli, hanno diritto alla casa. Ad alloggi sicuri e confortevoli. A dei posti letto che li tengano al riparo dal freddo o dall’emarginazione sociale. E’ su questi propositi che si muove
‘Ho costruito la mia casa’, il progetto promosso dal Consorzio Aranea attraverso i Fondi per l’Integrazione dei cittadini di Paesi Terzi e fortemente sostenuto dalla Prefettura di Foggia.
L’obiettivo del progetto, dunque, è di
favorire l’accesso all’alloggio da parte di cittadini stranieri e delle famiglie immigrate attraverso tre azioni specifiche. Lo
sportello mobile, quindi, è formato da quattro mediatori interculturali che gireranno per il Ghetto di Rignano, l’ex-pista d’atterraggio di Borgo Mezzanone, Tre Titoli e le campagne del foggiano al fine di incontrare i migranti, informarli sul progetto, offrire orientamento e consulenza legale.
Gli sportelli destinati alla gratuita attività di
intermediazione immobiliare, invece, sono attivi a Foggia, presso il Centro Interculturale Baobab e le Acli, a Cerignola, l’Ex-Opera, e San Severo, l’Art Village. Infine, grazie ad ‘Ho costruito la mia casa’ per i migranti e le famiglie immigrate saranno disponibili
40 alloggi sociali distribuiie in diverse strutture tra Foggia, San Severo, Cerignola e Manfredonia. La permanenza negli alloggi non potrà superare i quattro mesi e potranno beneficiarne i cittadini stranieri provenienti dai cosiddetti Paesi Terzi con regolare permesso di soggiorno.
Emiliano Moccia