Ricongiungimenti familiari, le domande per via telematica
Antonio Russo della Cisl spiega le modalità per far arrivare il parente di un migrante che vive all’estero
Un cittadino migrante cosa deve fare per far venire in Italia un proprio parente, per ottenere il ricongiungimento familiare? Antonio Russo (Operatore Patronato Inas Cisl di Foggia) Le strade sono due, entrambe sono telematiche. O può rivolgersi ad un patronato e fare la richiesta telematicamente come il patronato; oppure la persona si logga sul sito del ministero dell’Interno, si registra e può fare la richiesta lui direttamente. C’è da fare una semplice iscrizione, come d’altronde ce l’abbiamo noi. C’è da scaricare il programma Java. La procedura in quanto tale è molto semplice, non è una cosa molto difficile. E dopo, nel momento in cui uno fa tutta la procedura, la procedura viene inoltrata al ministero e la Prefettura manda a chiamare la persona, convalida tutti i dati per vedere se ciò che ha scritto corrisponde a realtà; in modo particolare la Prefettura ci tiene al reddito, per vedere comunque se c’è consistenza perché altrimenti far venire delle persone senza neanche sostenerle.
Inoltre, controlla se la casa dove la persona abita ha i limiti per far vivere un certo numero di persone. Infatti chiede anche il rilascio di un certificato all’Asl o al Comune, sul quale certificato viene scritto oltre al numero dei metri quadri della casa anche quante perone possono vivere in quell’abitazione. Nel momento in cui la Prefettura, in questo caso di Foggia ma comunque tutte le Prefetture convalidano ciò che la persona ha scritto, sempre telematicamente inoltra tutto all’Ambasciata italiana che si trova nello Stato in cui vive l’extracomunitario. L’Ambasciata italiana all’estero manda a chiamare le persone per rilasciarli il nulla osta per venire in Italia. Nel momento in cui loro arrivano direttamente in Italia hanno otto giorni di tempo per presentarsi in Prefettura e per dare tutta la documentazione in Prefettura, in modo tale che la Prefettura stessa in questo caso fa anche la richiesta del primo rilascio di permesso di soggiorno.
Dal momento della domanda all’effettivo ottenimento del ricongiungimento familiare passano meno di due mesi. La procedura, infatti, è molto semplice. Ma anche l’errore di trascrizione di una parola o di una lettera può provocare dei rallentamenti nella procedura. Di conseguenza, in caso di sbagli i tempi si allungano e possono trascorrere anche più di sei mesi.