Migranti accolti a San Giovanni Rotondo. Un Comitato per favorire l’integrazione
Una sessantina di richiedenti asilo arrivati dalla Libia ospiti nel Piano di Emegergenza Nord Africa
di
Emiliano MocciaNichi Vendola non ne fa un mistero. Ai
CARA ed ai CIE la Regione Puglia preferisce di gran lunga il
modello di accoglienza diffusa. Per questo, in occasione della cosiddetta
Emergenza Nord-Africa, i migranti sbarcati a Lampedusa e dirottati sul nostro territorio vengono ospitati in strutture più accoglienti, a misura d’uomo. Anche al fine di favorire processi di integrazione e solidarietà con le comunità che li ospitano.
Come nel caso di San Giovanni Rotondo, dove sono accolti una sessantina di richiedenti asilo presso l’Albergo Miramonte che ha risposto alla chiamata della Regione. E’ qui che
un gruppo di ragazzi del posto ha dato vita ad un Comitato per rendere più serena la permanenza dei migranti ed avviare uno scambio culturale.
I richiedenti asilo vengono tutti dall’Africa. Costa d’Avorio, Nigeria, Guinea, Mauritania, Mali, Ciad, Senegal, Burkina Faso, Niger. E tutti chiedono di segnare il Paese dal quale provengono perché per loro è importante far sapere che in quei posti la vita non è facile. Guerre, violenze, povertà, persecuzioni, instabilità politica. Per questo,
per trovare lavoro sono andati in Libia. Ma dopo i bombardamenti sono dovuti fuggire di nuovo. Questa volta su un barcone con rotta per l’Italia. Isola di Lampedusa.
I migranti sono arrivati a Lampedusa quasi tutti lo scorso mese di maggio. Ora
sono preoccupati, stanchi, amareggiati. Perché solo due di loro hanno ricevuto parere positivo dalla Commissione Territoriale del Cara di Bari. Gli altri richiedenti asilo hanno presentato ricorso o sono ancora in attesa di essere ascoltati per la prima volta.
Per rendere meno disagiata la loro permanenza, dunque, i ragazzi del Comitato di San Giovanni Rotondo hanno promosso una serie di iniziative: dal Torneo di calcetto alle cene sociali. Occasioni di incontro e di integrazione che hanno coinvolto tanta gente, soprattutto tanti ragazzi.