L’Italia sono anche io, i migranti per il diritto di voto e di cittadinanza
Il Comitato Provinciale impegnato nella raccolta firme e nella campagna di sensibilizzazione
Nascere e crescere in Italia, ma non essere considerati cittadini italiani. Conoscere la cultura, la storia, la lingua del nostro Paese, ma restare virtualmente fuori dai diritti sanciti dalla Costituzione. E’ il destino beffardo che colpisce i minori nati in Italia da genitori stranieri. Un paradosso che riguarda quasi un milione di ragazzi che
solo al compimento del 18° anno di età avranno la possibilità di vedersi riconosciuta la cittadinanza italiana. Ma il destino beffardo prende di mira anche gli adulti, i 4 milioni di migranti che risiedono nel nostro Paese, che contribuiscono ad arricchire l’economia, che pagano le tasse, ma che
non possono votare. E che non hanno la possibilità di farsi eleggere alle elezioni Amministrative.
Per loro, per tutelare il diritto di cittadinanza e di voto, è partita
’L’Italia sono anche io’, una campagna di sensibilizzazione nazionale che, attraverso la raccolta di cinquantamila firme, vuole proporre due leggi di iniziativa popolare. Ed anche a Foggia si è costituito il
Comitati provinciale, che raggruppa oltre trenta enti ed associazioni impegnate nel settore dell’immigrazione.
Su questi due temi, FrontieraTv ha incontrato
Rita Amatore, del comitato provinciale L’Italia sono anche io ,
Ana Shahini, mediatrice interculturale al Centro Interculturale Baobab di Foggia, e
Gianni Mongelli, sindaco del capoluogo Dauno.
e.m.link:
L’Italia sono anche io