Cgil, Gino Rotella: “Troppi interessi intorno al caporalato”
Il segretario nazionale della Flai Cgil per l’introduzione del realto penale
“Il caporalato è diventato un elemento strutturale intorno al sistema agricolo produttivo. Noi pensiamo che debba essere colpito perché strozza l’economia sana ed interviene in modo negativo su lavoratori”.
Gino Rotella, segretario nazionale della Flai Cgil non ha dubbi:
il caporalato deve diventare un reato penale e coloro che sfruttano la manodopera da impiegare nei campi agricoli o sui cantieri devono essere perseguiti con l’arresto e multe salatissime. Per questo,
sta girando l’Italia al fine di sensibilizzare il Parlamento italiano ad approvare una legge che assuma nel codice penale il reato di caporalato. Un fenomeno che rimane invariato nel tempo, ma che sta cambiando ‘pelle’, visto che ormai
“si può parlare di caporalato etnico”. Gino Rotella è tra i promotori della campagna nazionale promossa dalla Cgil ‘Stop Caporalato’.
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Stop Caporalato
Flai Cgil