Asl Fg, l’importanza dei mediatori culturali per l’assistenza sanitaria dei migranti
Le figure sono state formate nell’ambito del progetto PASS promosso dall’INMP
Quella del
mediatore trans-culturale è una figura importante, essenziale per favorire l’accesso ai servizi sanitari e per garantire il diritto alla salute dei migranti. Perché
prima di curare, bisogna accogliere, capire, comprendere. Il mediatore trans-culturale, infatti, non si limita a tradurre solo la lingua, ma
interpreta i codici linguistici-culturali dei pazienti provenienti dai diversi Paesi del mondo. Lo sa bene l’
Asl di Foggia, che per quasi un anno, attraverso il
progetto PASS promosso dall’
INMP, ha prima formato e poi fatto affidamento sulla presenza costante di
12 mediatori culturali, che hanno prestato la loro opera presso i presidi ambulatoriali e consultori e presso l’ospedale Tommaso Russo di Cerignola, sede regionale dell’
Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti. Mercoledì 23 giugno, l’auditorium della Biblioteca Provinciale di Foggia, ha ospitato un convegno organizzato dall’Asl di piazza della Libertà con l’obiettivo di fare il punto della situazione sull’accesso all’assistenza sanitaria dei migranti e sul futuro del progetto PASS.
FrontieraTv, media partner dell’iniziativa, ha garantito la diretta streaming dell’intero evento.
Tra le attività più importanti realizzate dai mediatori interculturali del progetto PASS, la realizzazione della
Guida pratica ai servizi sanitari e orientamento alla promozione della salute, tradotta nelle lingue maggiormente diffuse nel territorio. Il 30 giugno, però, scade il contratto che lega i 12 mediatori trans-culturali alle attività dell’Asl. La speranza è di non disperdere il patrimonio di competenze e professionalità fin qui acquisite.
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Asl di FoggiaINMP