Nicola Fratoianni: “Migliorare la fase della seconda accoglienza dei migranti”
L’assessore regionale ai Flussi Migratori parla degli interventi effettuati in Puglia in favore dei cittadini stranieri e delle politiche d’integrazione da adottare
Misurarsi in modo serio col fenomeno delle migrazioni per creare percorsi di integrazione e di cittadinanza. E soprattutto, m
igliorare la fase della seconda accoglienza per uscire dalla dimensione emergenziale in cui vivono i migranti.
Nicola Fratoianni crede nell’idea del
Mare Aperto, nell’idea promossa da
Nichi Vendola quando nel 2005 ha preso la guida della Regione Puglia. Per questo, quando l’assessore regionale ai Flussi Migratori parla dei migranti, non può fare a meno di rivendicare le politiche di inclusione socio-lavorativa adottate dal governo pugliese in netto contrasto con le politiche di respingimento pianificate dal governo nazionale. Specialmente alla luce dei dati snocciolati dal
XX Dossier sull’Immigrazione elaborato da Caritas/Migrantes.
“Il compito della politica, della società civile e della Pubblica Amministrazione - dice l’assessore Fratoianni - è di costruire percorsi di integrazione e cittadinanza”. Così come è
“incredibile che un migrante debba aspettare dieci anni per avere la cittadinanza e lo stesso discorso vale per i bambini che nascono sul suolo italiano”. Di qui, l’esigenza di intervenire sulla
“riforma della legge sulla cittadinanza”. Inoltre, nell’incontro con FrontieraTv, presso il suo ufficio a Bari, nel palazzo della Presidenza della Regione Puglia,
Fratoianni rileva che
“manca ancora un percorso articolato di seconda accoglienza che aiuti ad uscire dalla dimensione di emergenza”.
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