Cicerone, chiesa chiusa per i migranti
Gli immigrati stagionali sgomberati dall’accampamento che utilizzavano da anni e dove si trovano i bagni chimici e le cisterne d’acqua della Regione Puglia
Padre Arcangelo ci mostra sulla cartina il giro che faremo per i ‘villaggi di cartone, per gli accampamenti costruiti con materiali di recupero e tenuti in piedi con lo spago in cui vivono i migranti stagionali. Gli immigrati impegnati nella raccolta dei pomodori in provincia di Foggia.
Padre Arcangelo Maira è un missionario scalabriniano. Da diversi anni organizza il campo di lavoro e solidarietà
‘Io C Sto’. Arrivano ragazzi da tutta Italia per conoscere, confrontarsi e socializzare con i migranti. Saliamo sul pulmino e partiamo con il gruppo per una delle sue quotidiane missioni.
Prima tappa:
Cicerone. Località storica per quel che riguarda l’accoglienza ai migranti, che per questioni logistiche e lavorative preferiscono fermarsi nella vecchia struttura abbandonata in cui trova spazio anche la chiesetta dell’Oasi della Divina Misericordia. Ma quando arriviamo capiamo subito che c’è qualcosa di strano. I carabinieri hanno sgomberato la struttura. I migranti sono tutti ai margini della strada, come le loro robe. Materassi, cucine, televisori, oggetti personali. I proprietari della struttura - Casa Sollievo della Sofferenza - hanno esposto denuncia e chiesto di impedirne l’accesso. Ed hanno fatto murare tutto. Anche l’ingresso della chiesetta.